lunedì 20 ottobre 2014

I Privé sloveni contro il Pd triestino

Nella sua battaglia per la traduzione simultanea in lingua slovena delle sedute del Consiglio comunale, il presidente Furlanic sembrava rimasto solo. Le reazioni dei vertici del pd locale lo avevano messo in un angolo. Ma ecco che, inattesa, arriva una ferma presa di posizione dei gestori dei numerosi night club della fascia confinaria. Il titolare di un frequentatissimo centro benessere sito a due chilometri dal confine, ce ne sintetizza il contenuto: “gli italiani di Trieste, quando sono a casa loro, con le loro mogli, ragionano come se gli sloveni non esistessero. Ma dopo cena vengono a rilassarsi fra le braccia delle nostre ragazze slovene; nei nostri locali, gestiti da noi sloveni. E’ troppo comodo, e anche ipocrita, chiamarci “sciavi de merda” di giorno, per farsi belli con le mogli, e poi correre qui da noi di notte a farsi consolare. Se il Consiglio comunale non si adeguerà all’uso dello sloveno, applicheremo un sovrapprezzo alle prestazioni per i triestini. Cominceremo con un 10% per poi salire: 20%, 30% e via così, fino a raddoppiarlo. I tanti triestini, e fra questi molti politici, che vengono da noi la sera cambieranno idea”. Ma davvero i politici triestini, i consiglieri comunali e regionali, frequentano i privé d’oltreconfine? Il nostro interlocutore si allarga in un sorriso.

giovedì 9 ottobre 2014

Segnaletica in friulano uccide un turista tedesco

Drammatico incidente alle porte di Udine.

R.K., un turista tedesco in viaggio verso Trieste, è erroneamente uscito dall’autostrada e si è smarrito per le strade a nord del capoluogo friulano. Come ha raccontato la moglie che viaggiava con lui, ha tentato di orientarsi con navigatore e mappe stradali, sulle quali ha cercato disperatamente la località VIGNESIE, che compare sulle indicazioni stradali ad ogni incrocio. Non trovandola sulle carte è stato preso dal panico e proprio per questo ha perso il controllo dell’auto, andando a schiantarsi contro il guard-rail. Inutili i soccorsi: l'uomo è deceduto poco dopo, mentre la moglie se la caverà in trenta giorni. 

L’episodio ha suscitato clamore in Germania e l’ambasciata tedesca ha chiesto spiegazioni al governo italiano. In una breve nota, Palazzo Chigi ha replicato che le indicazioni in friulano sono state posizionate per valorizzare la cultura locale. Una riposta che, a quanto trapela, ha fatto imbufalire Berlino, tanto che Angela Merkel in persona avrebbe telefonato a Napolitano, formulando una tanto lapidaria quanto incontestabile censura: “le indicazioni stradali servono a chi viaggia, non a chi risiede”.

lunedì 6 ottobre 2014

“Ribattezzare piazza Unità”

La toponomastica triestina proprio non va giù al vulcanico ed amatissimo ex amministratore del locale centrodestra, che si sfoga con bora.qua: “Adesso che il quotidiano l’Unità è fallito, non ha più senso intitolargli la principale piazza della città. E’ vero che i comunisti hanno governato Trieste per duecento anni [testuale, NdR], ed i risultati disastrosi sono sotto gli occhi di tutti, ma abbiamo definitivamente voltato pagina”. E che nome dovremmo darle allora? “Penso che sia giusto darle il nome di un ex sindaco, uno che ha segnato una svolta, non so.., ci si dovrebbe pensare,.. veda lei chi... ” Va bene, va bene, abbiamo capito.

domenica 5 ottobre 2014

Il Rossetti diventerà un parcheggio coperto

La cronica mancanza di aree di sosta a ridosso di viale XX settembre sembra destinata ad avere finalmente una soluzione definitiva. Il declassamento del Politeama Rossetti a teatro di seconda categoria non potrà che avere come conseguenza la sua chiusura definitiva, con la migrazione della programmazione di prosa in altra sede ovvero con la sua totale soppressione. Ecco quindi che il Comune di Trieste, sull’esempio di quanto avvenuto per l’ex cinema Capitol, per l’ex Teatro Filodrammatico e per molti altri palazzi storici cittadini, sta progettando di trasformare il teatro in un parcheggio coperto, una gigantesca autorimessa ad uso dei residenti del Viale. Per ragioni di tutela architettonica l’aspetto esterno dello stabile non cambierà, mentre resta incertezza sulla ridefinizione degli spazi interni. I progettisti pensano di inserire nel vano platea sei piani di parcheggio, ma questa soluzione potrebbe non superare il vaglio della Sovrintendenza che, pur consentendo il cambio di destinazione d’uso, sarebbe intenzionata a vietare modifiche drastiche dell’edificio. Probabile quindi che anche l’interno mantenga la struttura attuale, con le auto ordinatamente parcheggiate in platea e sui palchi, l’accesso ai quali dovrà essere adeguato al passo delle autovetture.