martedì 17 novembre 2015

Il PD attacca: “Il Bugiardello è razzista e maschilista”. Bufera sul Piccolo





L’esordio dell’inserto satirico de Il Piccolo ha provocato reazioni violentissime che investono la direzione del nostro amatissimo quotidiano. Ad aprire il fuoco è stato l’assessorato comunale ai servizi sociali con una dichiarazione al vetriolo dedicata all’articolo “Cosolini: <centro città libero alla circolazione dei cinghiali>”: “leggiamo in questo inserto pseudo-umoristico un testo nel quale si associano le parole <accoglienza> e <cinghiali>. Viene quindi automatica, subliminalmente, l’analogia fra gli sventurati profughi accampati in città ed i suini selvatici che popolano le aree verdi suburbane: è chiara l’intenzione di vellicare i peggiori istinti razzisti sotto l’ipocrita crosta della satira.” Ma è lo stesso sindaco a riprendere l’argomento: “non capisco perché tutte le volte che si parla di cinghiali ci piazzano il mio nome!”. 
Rincara la dose la presidente della Regione che, riferendosi all’articolo “fuga di cervelli, restano i politici”, attacca: “affidandosi a questi due sedicenti umoristi, il Piccolo ha imboccato la strada della peggior antipolitica. Il quotidiano di Trieste ha abbandonato la sua linea politicamente corretta per scatenare una campagna ipocrita e vigliacca contro il Pd. Ne pagherà le conseguenze! Non stupisce che, in totale dispregio della sacrosanta logica quotarosista, entrambe le firme siano maschili e riferibili a soggetti noti per la loro odiosa misoginia. Diciamolo chiaramente: il Bugiardello è ontologicamente un’apologia dello stupro”. 
Parole che non sono sfuggite ad una dirigente forzista di primo piano che, dopo un rapido consulto sul significato della parola “ontologicamente”, ha duramente replicato: “le parole della presidente rivelano che il Piccolo è un quotidiano di partito, asservito ai poteri forti della città e della regione e soprattutto al Pd. Vergogna! Nessuna indulgenza però per gli autori del Bugiardello, che, contrariamente a quanto asserito, sono del tutto organici al buonismo di una certa sinistra mammona e statalista”.
Tace per ora il Piccolo, in attesa della replica nel prossimo numero dell’inserto.

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