Il presidente del consiglio comunale di Trieste Iztok
Furlanic allarga le braccia sconsolato: “Dispiace umanamente, ma non potevamo
fare diversamente. Muzzi ha inondato di posta personale le caselle di tutti i
consiglieri; ogni volta che deve scrivere a qualcuno, per esempio alla moglie,
manda la mail a tutti. Per i consiglieri la posta elettronica era diventata
inutilizzabile, intasata dalle liste della spesa di Muzzi o dalle sue
raccomandazioni ai figli. Un supplizio. Abbiamo anche assunto un tecnico
specializzato per spiegargli come fare a scrivere una mail a una persona sola,
ma non è servito a niente”. A Muzzi è stata applicata una legge che consente la
rimozione di un consigliere comunale che ostacola irrimediabilmente l’attività
istituzionale.
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