"Ci è sembrato un tale orrore che pensavamo fosse stato fatto per essere abbattuto, così, per divertimento". Si sono giustificati con queste parole, grazie all'aiuto di un interprete arruolato in tutta fretta dalla Questura, i quasi duecento turisti coreani che, sbarcati alla Stazione Marittima dalla motonave Costa Uncasino, si sono scagliati contro i ruderi del Magazzino Vini di Riva Tommaso Gulli, radendo al suolo quel che resta della struttura e le opere di recupero. Gli autori del gesto, una volta identificati, sono stati pregati di rimanere in città per ulteriori accertamenti, mentre del caso è stato investito il consolato coreano di Venezia.
Un problema in più (o forse in meno) per la giunta comunale di Trieste, che sulla destinazione del Magazzino Vini discute da anni.
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