La spiaggia del Pedocin è ormai nota in tutta Italia per la tradizionale divisione in due zone: quella maschile e quella femminile. Ma chiunque l'abbia frequentata sa che mentre la zona maschile è scarsamente frequentata, quella femminile è perennemente affollata, tanto che per avere una buona posizione le signore devono mettersi in fila fin dal mattino. Uno stato di cose che ha creato più di una lamentela, tanto che la Commissione Pari Opportunità della Regione Friuli Venezia Giulia ha voluto approfondire la questione. Da una indagine aerofotogrammetrica comparata è emerso che una frequentatrice del bagno dispone mediamente di 3,7 mq di spiaggia, contro i quasi sedici di un frequentatore. Una disparità inaccettabile che ha fatto scattare i primi provvedimenti. La Presidente Serracchiani, sempre molto sensibile al tema dei diritti delle donne, ha avviato contatti informali con il Comune di Trieste che, sulle prime, ha liquidato la questione con una certa sufficienza. Ma di fronte alle insistenze della Giunta regionale gli uffici comunali hanno dovuto correre ai ripari. La soluzione sembra essere stata trovata: verrà istituita un'area supplementare femminile (detta "zona di travaso") all'interno della sezione maschile, nella quale far debordare il surplus di presenze "rosa" nei momenti di maggiore afflusso. Tale area, per rispettare la tradizione, sarà delimitata da un apposito confine ben visibile e non oltrepassabile. Quote rosa sì, ma la storica separazione dei sessi del Pedocin non può essere violata!
Il nuovo confine del sarà tipo tetto di cristallo? Mi sembra che vada molto. La commissione Pari Opportunità ne sarà orgogliosa.
RispondiEliminamancano i fondi, si parla di un perimetro di sacchetti di sabbia, del tipo da cantiere.
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