martedì 15 luglio 2014

Massimiliano d'Asburgo detestava Miramare e i triestini

"Preferisco farmi impiccare da questi straccioni messicani, che almeno si battono a mani nude per le loro terre, piuttosto che tornare in quella città di ruffiani e morire di vecchiaia in quel mausoleo ributtante che chiamano Castello di Miramare". Sono queste le parole che Massimiliano d'Asburgo, imperatore del Messico, scrisse da Queretaro alla moglie Carlotta il 25 maggio 1867, meno di un mese prima di essere fucilato dai miliziani repubblicani. La lettera del fratello dell'Imperatore Francesco Giuseppe, riemersa quasi per caso fra le carte che Carlotta portò con sé nella sua dimora belga dopo la morte del marito, ha gettato lo scompiglio fra gli storici italiani ed austriaci, convinti fino ad oggi che la coppia adorasse vivere a Trieste ed a Miramare.

"Se la notizia verrà confermata dovremo rivedere molte cose", dichiara il Sindaco di Trieste. A rischio sarebbe la statua di Massimiliano, da poco ricollocata in piazza Venezia, ed anche la toponomastica dedicata alla coppia imperiale subirebbe una totale revisione. "Ora sappiamo dove sistemare il monumento a monsignor Santin" dichiara sornione l'ex sindaco Di Piazza, "e quanto alla statua di Massimiliano, se i messicani non se la vengono a prendere a spese loro, la fonderemo per farci un bel plastico di Muggia".  

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