domenica 27 luglio 2014

L’Armata Rossa acquista la caserma Vittorio Emanuele III


“Ma chi cazzo volete che se la compri una caserma?” Sarebbe cominciato tutto da queste parole, sfuggite ad uno sconsolato funzionario del Demanio nel corso di una riunione con i tecnici del Comune di Trieste. Il problema è quello del riutilizzo della storica caserma di via Rossetti, che rischia di scivolare nel degrado se non si troveranno istituzioni pubbliche disposte a rilevarla. Si era parlato della Provincia, che intendeva trasformarla in un polo scolastico, ma i costi della riconversione sono apparsi subito proibitivi. Ecco allora la lampadina che si accende: solo un esercito può essere interessato a una caserma. Andati a vuoto i primi contatti con i ministri della difesa austriaco e sloveno, si è affacciata la prospettiva di un'intesa con Mosca. Trieste è già meta di molti oligarchi russi, che qui hanno acquistato residenze di lusso, e l’idea di creare un pensionato per i militari dell’Armata Rossa a riposo, nostalgici dello scomparso impero sovietico, è venuta da sé. Da quanto si apprende, per rendere più familiare il soggiorno degli ospiti, la struttura manterrà i connotati di caserma, con dotazione di armi leggere e forse di qualche carro armato. La stessa vita interna sarà scandita dalle norme della disciplina militare (sveglia all’alba, adunata, alzabandiera eccetera). Non sappiamo se il “battaglione” di soldati in pensione verrà impegnato anche in (finte) manovre sul Carso, ma di certo in via Rossetti torneranno ad echeggiare i comandi militari, a risuonare l’inno nazionale ed a sventolare la bandiera. Ma saranno la bandiera rossa e l’inno dell’Unione sovietica.

Nessun commento:

Posta un commento