sabato 28 novembre 2015

Guerra totale fra PD e Bugiardello

Se il primo numero de il Bugiardello aveva suscitato le veementi reazioni del pd triestino, di cui vi abbiamo dato conto qui, il seguito è stato ancor più esplosivo.
Le accuse dei dirigenti dem non hanno trovato diretta replica, ma il secondo numero dell’inserto del quotidiano locale ha colpito il partito di governo là dove fa più male: il Porto. Proprio alla vigilia della visita in città di Raffaele Cantone, il Bugiardello ha messo nel mirino l’annosa questione del Porto vecchio nell’apertura “Il Porto vecchio prende il largo” ed ha poi infierito nell’articolo “E’ ufficiale: se non ci muoviamo se ne va anche il Porto nuovo”; quel Porto nuovo sul cui rilancio punta tanto l’amministrazione in carica.
Un uno-due cui la politica locale non ha risposto immediatamente, ma è chiaro che il malumore ha covato per alcuni giorni per poi deflagrare. Durissimo l’ufficio stampa di palazzo Cheba: “spiace rilevare che Il Piccolo, celandosi dietro una pretesa formula umoristica, si adopera per sabotare gli sforzi dell’amministrazione per modernizzare Trieste: dovrebbe cambiare nome ed intitolarsi Il no-se-pol”. Quindi l’attacco diretto ai redattori dell’inserto: “è evidente che l’esempio di Grillo ha fatto scuola e la politica è diventata l’approdo prediletto dei comici in disgrazia. E’ chiaro che questi due autori – vista rinsecchita la loro già mediocre vena – hanno deciso di seguire la strada del comico genovese e puntano a creare un loro movimento politico locale, servendosi delle aderenze nella stampa e facendo leva sui bassi istinti di una città votata al masochismo. Ci attendiamo quindi che da questo inserto pseudo-umoristico scaturisca un Movimento cinque Alabarde di stampo populista, ma siamo certi che la maturità di Trieste rigetterà un progetto tanto ipocrita e meschino.”

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