Mossa a sorpresa della segreteria regionale del pd dopo le polemiche sulla Festa del Friuli che hanno diviso il partito, contrapponendo le componenti friulane e giuliane. Per stemperare le tensioni e cancellare gli strascichi polemici, il segretario regionale ha proposto agli iscritti il “gioco del rispetto etnico” cui saranno tenuti a partecipare tutti gli eletti del pd nei consigli regionale e comunali. Secondo quando filtra, il gioco consisterà nell’allestimento simultaneo di due grandi tavolate, una in piazza Unità a Trieste ed una in Piazza Matteotti a Udine. Nella prima gli eletti udinesi si cimenteranno nella preparazione di piatti tipici triestini quali jota, sardoni in savor e presnitz. Nella tavolata udinese saranno i triestini a preparare frico, brovada e gubana.
Cosolini, entusiasta, ha annunciato il noleggio di una marmitta da otto metri cubi per una polenta da guinness dei primati, mentre Debora Serracchiani si è proposta come venditrice al banco delle orate. Torrenti, denunciando una certa confusione, ha fatto sapere che porterà la sua collezione di vinili, mentre Di Piazza si dividerà fra le due piazze, esibendosi a Trieste nel suo repertorio di barzellette su Udine e viceversa.
Freddi i commenti dal centrodestra. Se Fontanini fa sapere che mai e poi mai mangerà un frico cucinato da Aureo Muzzi, Roberto Menia ironizza sulle schile avvolte in foglie di granturco. Lapidario il commento dello sloveno Furlanic, che per quel giorno prevede ottimi affari per le gostilne d’oltreconfine.