Contromossa della politica triestina all’istituzione della Festa della patria friulana. Il Consiglio comunale di Trieste ha deliberato all’unanimità che da oggi la città dovrà essere chiamata e considerata non più Capoluogo del Friuli Venezia-Giulia, ma Capoluogo del Friuli e della Venezia Giulia. In questo modo, quale capoluogo del Friuli, Trieste rivendica il diritto di celebrare la festa del 3 aprile e di incassare gli 80mila euro stanziati dalla Regione. Ed infatti il Salone degli Incanti – ex Pescheria è già stato ribattezzato “Saluun dugl’Incuunt”, ed il prossimo 3 aprile ospiterà La Sagra Internazionale del Frico, in omaggio alla terra friulana. Soddisfatto il sindaco Cosolini, che ha voluto comunque tenere un contegno istituzionale e diplomatico: “li abbiamo fregati anche ‘stavolta. Tiè!”. Sconcerto e rabbia fra gli udinesi, Fontanini in testa: “si scordino il San Daniele e il formaggio di malga. Il frico lo dovranno fare coi sardoni!”.
La battaglia sembra solo all'inizio.
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