"Gli pagheremo tutte le bollette e gli faremo avere un vitalizio". Il Rettore dell'Accademia delle Belle Arti di Brera non ha dubbi: l'anonimo triestino che ha danneggiato il monumento di piazza Unità va premiato per aver contribuito ad avviare la demolizione di quello che definisce senza perifrasi un "autentico obbrobrio che deturpa la piazza". "Auspichiamo che altri triestini - in regola o no con i pagamenti delle utenze - prendano esempio e si adoperino per la totale distruzione dell'orrido catafalco." - prosegue l'illustre artista - "La nostra istituzione farà la propria parte per sostenerli economicamente, pagando bollette e fornendo attrezzi da demolizione. In tal modo forse un giorno Trieste riavrà una piazza degna di tal nome".
Parole che hanno destato sconcerto nel sindaco Cosolini ed in tutta la Giunta, impegnata a reperire i fondi per un celere restauro. Alcuni cittadini indignati hanno manifestato l'intenzione di partire per Milano per dare l'assalto al Duomo ed alla celebre "Madunina", ma al momento di autotassarsi per il noleggio del pullman hanno preferito desistere. La tensione fra le amministrazioni di Milano e di Trieste resta comunque altissima e pare che Cosolini abbia chiesto spiegazioni anche al suo omologo Pisapia, il quale avrebbe troncato la concitata comunicazione telefonica con uno stizzito "Bravo mulo sarà lei!"
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