La situazione di crisi in cui versa il tribunale di Gorizia è nota e ieri se ne è avuta una sorprendente conferma. Davanti al giudice monocratico si celebrava il processo a carico di F.A., un cittadino marocchino imputato di ricettazione. Il pubblico ministero ha esposto le prove a carico che sono apparse schiaccianti anche al difensore, il quale, non trovando altro argomento, ha sostenuto che il proprio assistito è rimasto vittima di una concatenazione eccezionale di circostanze avverse che hanno portato all’incriminazione. “Sarebbe bastato un briciolo di fortuna e il mio cliente l’avrebbe fatta franca – ha concluso l’avvocato in esito all’arringa – ma è rimasto vittima della legge di Murphy, secondo la quale se una cosa può andar male, lo farà”. Una trovata geniale, perché il giudice, ritenendo che tal legge meriterebbe di essere inserita nel codice penale, ha assolto l’imputato.
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