Dopo decenni di implorazioni, finalmente la politica nazionale si è accorta di Trieste e la nostra splendida città si appresta a diventare il laboratorio del più ambizioso progetto politico degli ultimi decenni: il Partito della Nazione. Le laceranti divisioni del centrosinistra e del centrodestra, dopo aver sfinito i triestini, hanno indotto i politici nazionali a prendere in mano la situazione. E così Renzi e Verdini, i componenti del sodalizio toscano che di fatto regge il governo di Roma, hanno deciso di presentare un candidato comune sostenuto dall’alleanza PD-ALA-NCD, cui dovrebbero accodarsi anche Forza italia e SEL. Data la naturale propensione a destra dell’elettorato giuliano, la scelta è caduta sul popolarissimo ex senatore forzista Giulio Camber, stimatissimo da Verdini e dall’ex compagno di partito Alfano. La decisione ha raccolto entusiastiche reazioni in città, soprattutto da parte degli elettori del PD, che potranno astenersi dalle ormai inutili primarie del sei marzo. Il deputato triestino Cuperlo ha benedetto l’iniziativa con un breve comunicato: “Sarebbe auspicabile trovare una formula per nominare direttamente Camber da Roma, evitando l'inutile rituale delle elezioni. Speriamo che gli altri partiti si adeguino senza troppe storie”.
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