Grandi novità nelle tradizionali celebrazioni della nostra provincia. Sull'onda della vasta diffusione di nuove forme di convivenza affettiva, la imminente cerimonia delle nozze carsiche, si adegua con un rituale dedicato anche agli aspetti più evoluti della vita in comune.
La rievocazione nata non a caso nel 1968, celebra gli usi nuziali popolari seguendo le fonti storiche ed etnologiche, senza trascurare i profondi cambiamenti che l'emancipazione ha comportato per la società contemporanea.
Di conseguenza, accanto alle ormai celebri nozze, che includeranno anche una rievocazione del matrimonio omosessuale/lesbico carsico, non mancherà il rito dedicato alle unioni civili carsiche e al nuovo divorzio breve carsico.
Per il prossimo allestimento è infatti prevista la rievocazione dell'unione civile carsica, dei pacs e dico carsici, del patto sociale di convivenza carsica e della formazione sociale specifica carsica; dato che tali forme di unione affettiva sono ormai consolidate nella contemporaneità e si riflettono sui costumi dell'altipiano. E' dunque inevitabile dar loro considerazione: mai come ora ci si sposa sempre meno e sempre meno durano quelle unioni fondate sul matrimonio.
"La nostra comunità non è rimasta indifferente all'evoluzione dei costumi" ha dichiarato la presidente del comitato organizzativo al nostro redattore. "E' anche per questo che andiamo avanti, anzi vogliamo andare oltre, con una nuova cadenza: adegueremo la tradizionale manifestazione alle recenti disposizioni sullo scioglimento del vincolo coniugale, facendola diventare semestrale."
I visitatori potranno assistere agli ormai storici addii al celibato e nubilato e alla cerimonia nuziale carsica nelle sue molteplici declinazioni, ma anche alla specifica formazione sociale carsica e al divorzio breve carsico.
Una festa dunque che non discrimina le molteplici forme che gli affetti assumono nè il loro epilogo, recuperando alla tradizione quanto fino ad ora ingiustamente trascurato dal rituale dei festeggiamenti.
"Intendiamo così dare una mano alle istituzioni nazionali che faticano a riconoscere i diritti nei cambiamenti sociali, pertanto con il Primroski Dnevnik e Delo, per l'occasione, abbiamo concordato che la pagina dedicata sia tradotta anche in lingua italiana a testimonianza della attitudine carsica a difendere e tutelare il vivere insieme in ogni sua forma, genere e declinazione. Sarà una bella festa." ha aggiunto entusiasticamente l'intervistata. Alla quale, noi di Bora Qua, non mancheremo
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