La comunità cattolica veneto-giuliana aveva fatto uno sforzo economico enorme. L’occasione di avere il pontefice nelle nostre terre in occasione del centenario della Grande Guerra era di farne il testimonial del progetto Carso 2014. In tale prospettiva, dando fondo ai risparmi e chiedendo un contributo ai fedeli, erano stati stampati tre milioni di manifesti da affiggere in segno di giubilo per la visita pastorale. Ma, alla vista del testo, i vertici dell’arcivescovado hanno storto il naso. L’invocazione “Bergoglio Papa del Carso”, è sembrata malamente assonante e non è piaciuta affatto, tanto da decretare la distruzione del materiale già stampato. Gli autori del manifesto hanno protestato vivacemente per lo spreco di denaro ma non c’è stato nulla da fare; la diocesi ha detto “no”.
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