A seguito delle indiscrezioni raccolte, la redazione di
Bora.qua è in grado di pubblicare in anteprima le immagini dell'opera d'arte
con la quale la città di Trieste ha deciso di onorare la figura di un suo
celebre monsignore.
Le autorità locali, l'istituto di cultura coinvolto e lo
scultore, dopo un animato confronto, hanno concordato sulla scelta di dedicare
all'uomo, che della città è stato un punto di riferimento morale e una guida
spirituale, un'opera di chiara ispirazione pop.
Inserita nel contesto di piazza dell'Unità d'Italia, facendo
da contraltare alla colonna di Carlo VI d'Asburgo, a lato della Fontana dei
Quattro Continenti, la statua del monsignore intende omaggiare una importante
personalità cittadina che tanto si è spesa, nel segno dell'ecumenismo artistico
per la diffusione della moderna cultura popolare sul territorio.
La capacità di porre uno scudo allo scontro traumatico della
città con le endemiche tendenze del no se pol, che con la propria testimonianza
di vita ha proposto, è interpretata dall'opera, dal contesto in cui sarà
collocata e dalla contemporaneità che essa esprime.
In perfetta adesione allo stile newyorkese della pop-art la statua testimonia una fusione rappresentativa del valore umano e del sublime, facendo convivere nell'idea artistica molteplici aspetti dell'eclettismo triestino con le ingegnosità presenti sul territorio, che solo a occhi disattenti e frettolosi possono apparire prive di interesse estetico.
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