venerdì 1 agosto 2014

Contemporaneità e memoria, a Trieste si può

A seguito delle indiscrezioni raccolte, la redazione di Bora.qua è in grado di pubblicare in anteprima le immagini dell'opera d'arte con la quale la città di Trieste ha deciso di onorare la figura di un suo celebre monsignore.

Le autorità locali, l'istituto di cultura coinvolto e lo scultore, dopo un animato confronto, hanno concordato sulla scelta di dedicare all'uomo, che della città è stato un punto di riferimento morale e una guida spirituale, un'opera di chiara ispirazione pop.

Inserita nel contesto di piazza dell'Unità d'Italia, facendo da contraltare alla colonna di Carlo VI d'Asburgo, a lato della Fontana dei Quattro Continenti, la statua del monsignore intende omaggiare una importante personalità cittadina che tanto si è spesa, nel segno dell'ecumenismo artistico per la diffusione della moderna cultura popolare sul territorio.

La capacità di porre uno scudo allo scontro traumatico della città con le endemiche tendenze del no se pol, che con la propria testimonianza di vita ha proposto, è interpretata dall'opera, dal contesto in cui sarà collocata e dalla contemporaneità che essa esprime.

In perfetta adesione allo stile newyorkese della pop-art la statua testimonia una fusione rappresentativa del valore umano e del sublime, facendo convivere nell'idea artistica molteplici aspetti dell'eclettismo triestino con le ingegnosità presenti sul territorio, che solo a occhi disattenti e frettolosi possono apparire prive di interesse estetico.

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