La tradizionale Sagra
dela sardela di Campanelle è stata turbata da un inatteso fuoriprogramma.
Erano da poco passate e 20 di ieri sera ed i numerosi avventori stavano
gustando le specialità di mare, quando un gruppo di animalisti incappucciati
ha fatto irruzione nell’area, avventandosi sul pesce conservato nei frigoriferi
e su quello già cucinato, infilandolo in grandi sacchi neri. In pochi minuti, al grido di
“Sardone libero, sardone libero”, gli attivisti hanno svuotato
le riserve della cucina ed i piatti già serviti (in totale si parla di quasi un
quintale di pesce), per poi dileguarsi su di un furgone bianco. Sul posto hanno
lasciato un volantino che rivendica il diritto del sardone a ribellarsi all’abuso
di frittura di questo inizio del XXI secolo ed annuncia che il pesce “liberato”,
quantunque già fritto, verrà buttato in mare. “Meglio che nutra altri pesci,
piuttosto che assassini come voi”, conclude la rivendicazione. Appena giunti
sul posto i Carabinieri, i gestori della sagra hanno sporto denuncia contro
ignoti per apologia di cannibalismo ittico.
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