Nell'ottica della revisione della spesa e per una maggiore razionalizzazione delle risorse finanziarie pubbliche, in queste ore la Regione e il Comune di Trieste hanno siglato un accordo quadro per la pubblicazione di un bando di concorso a copertura dei due incarichi recentemente scoperti nei rispettivi assessorari alla cultura.
Tale procedura, sperimentale e innovativa nel suo genere, avrà il proprio esito nella individuazione di una figura unica che eserciterà l'attività di asssessore alla cultura per entrambe le amministrazioni attualmente prive, a causa delle recenti vicende e defezioni che le hanno interessate.
La delibera ha ricevuto il plauso di una vasta parte della cittadinanza, nonostante dai banchi dell'opposizione sia stata lamentata la scelta fatta che, in un momento di crisi, comporterebbe una riduzione di cariche e posti di lavoro in Comune così come nel comparto regionale.
Il concorso prevede infatti la possibilità di partecipare con la propria candidatura per l'attribuzione di entrambi gli incarichi, così conferiti alla medesima persona che, in un'ottica di economia di scala, avrà il compito di operare in contemporanea a favore delle politiche culturali del Comune capoluogo e della Regione medesima, esercitando le deleghe previste in materia di cultura, sport e tempo libero.
E' stato dunque dato avvio alla procedura di selezione che sarà effettuata, secondo le disposizioni pubblicate sui siti istituzionali, dall'elenco dei/delle professionisti e professioniste aspiranti al prestigioso doppio incarico.
La rosa di candidature, attualmente in fase di formazione sarà successivamente valutata sulla base dei curricula e titoli di merito.
Il compenso per la carica congiunta di assessore alla cultura di Comune e Regione sarà fissato in seguito alla delibera di un decreto di attuazione e della individuazione del/la candidato/a che avrà raggiunto il miglior punteggio, tenendo presente che il nuovo corso della pubblica amministrazione e degli enti locali ha determinato una drastica riduzione di bonus, indennità di carica e spese di rappresentanza.
Anche in relazione al contenimento dei costi della politica e del settore pubblico, formalizzando un sistema, in verità già previsto e collaudato con la decretazione Ricasoli del 1861, nella nostra regione ancora una volta gli enti hanno saputo distinguersi per efficienza e razionalità amministrativa.